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ITALIANO

Emmanuelle Salasc Pagano (1969) è autrice di una vasta opera narrativa salutata come una delle più originali e ambiziose della letteratura francese contemporanea. Ha studiato estetica del cinema e arti plastiche, e affianca alla produzione romanzesca frequenti collaborazioni con musicisti, pittori, coreografi e cineasti. I suoi libri sono tradotti in molte lingue e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix Wepler e, proprio per Gli adolescenti trogloditi, il Premio dell’Unione europea per la letteratura.

Gli adolescenti trogloditi, (romanzo, traduzione di Camilla Diez, L’orma editore, 2020)

«Ero un ragazzo di qui, e non sono mai diventato un uomo. Ero un ragazzo, e sono diventata una donna di qui.»

Sinossi

Adèle ritorna al suo paese d’origine, sull’altopiano. Lì conosce tutti, ma nessuno la riconosce. Perché Adèle un tempo era un ragazzo. Divenuta autista di scuolabus, trascorre un’esistenza a prima vista monotona ma in realtà inquieta e profonda come il lago vulcanico dove ama rifugiarsi. Il continuo confronto con l’irrequietezza degli adolescenti tiene vivo in lei il ricordo di una crescita complessa, di un’età delle scelte vissuta seguendo l’esigenza di sentirsi autentica. La ripresa del conflittuale rapporto con il fratello minore, l’innamoramento per un uomo che non dovrebbe piacerle e una tormenta che la costringe a passare ore reclusa con una scolaresca segneranno l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita.
Con lirica asciuttezza e un’acuta sensibilità verso i più intimi moti del corpo e della natura, Emmanuelle Pagano racconta l’amore in tutte le sue declinazioni. Gli adolescenti trogloditi ci conduce così in un territorio in cui ogni sfumatura è un’avventura dei sensi e il compito di definire il proprio posto nel mondo è un temerario esercizio di libertà che non conosce fine.

sulla stampa :

Il Fatto Quotidiano

sugli altri media :

Casa Lettori

Libero volo

Una volpe a mani nude (romanzo, traduzione di Camilla Diez, L’orma editore, 2021)

«Non avevo valigie. Ero in un tardo pomeriggio di sudore e di scoiattoli agitati, puzzavo di detersivo. Ma avevo un fazzoletto, qualche banconota, i miei documenti e il mondo che mi accoglieva tutta nel suo profumo di uva imbevuta di sole.»

Sinossi

Una bambina cresciuta nell’incavo di un albero centenario, un enigmatico autostoppista «senza fissa famiglia», adolescenti che giocano alla morte sulle corsie di un’autostrada, una donna guarita che rivuole indietro il suo dolore, il mito di una ragazza che pare aver strangolato una volpe a mani nude. Il tutto poco distante da un lago che ha sommerso un intero paese, annegando nel paesaggio la memoria dei suoi abitanti.
Colti sull’orlo di un cataclisma imminente eppure atavico, i personaggi di Una volpe a mani nude si muovono in una periferia dell’esistenza fatta di zone industriali, strade statali, colline immacolate: angoli in cui il mondo sembra finire e dove la Natura irrompe con una grazia abbagliante.
Intrecciando i vari episodi tra loro come le caselle di un assurdo gioco dell’oca, Emmanuelle Pagano raccoglie le storie di un popolo di emarginati che rivendica sommesso il proprio diritto a esserci, in barba a una diversità che esiste soltanto nello sguardo dell’altro.

sulla stampa :

“Una volpe a mani nude” nella top ten di Robinson.

Il Giornale

sugli altri media :

Il racconto “Maggiorenne d’estate”in anteprima su Satisfiction.

Quaderni d'Altri Tempi

La Stampa

HuffingtonPost

Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

The Omega Outpost

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Nata nel settembre del 1969 a Rodez, Emmanuelle Salasc Pagano ha studiato estetica del cinema e arti plastiche. Ha pubblicato cinque romanzi – Pas devant les gens (La Martinière, 2004), Le Tiroir à cheveux (P.O.L., 2005), Les Adolescents troglodytes (P.O.L., 2007), Les Mains gamines, (P.O.L., 2008), L’Absence d’oiseaux d’eau (P.O.L., 2010) un racconto e una raccolta di storie – Un renard à mains nues (P.O.L., 2012) – e dei testi apparsi in riviste e opere collettive. Il suo ultimo libro, Nouons-nous, è una raccolta di frammenti ed è stato recentemente pubblicato dalle edizioni P.O.L. Collabora con artisti di altre discipline (danza, cinema, fotografia, arti visive). Prix Wepler fondazione La Poste 2008 e European Union Prize for Litterature 2009, i suoi libri sonotradotti in tedesco, spagnolo, italiano, ungherese, bulgaro e presto anche incroato, macedone, albanese, serbo, rumeno. Vive e lavora sull’altopiano dell’Ardèche. Attualmente borsista all’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma : osserva le trasformazioni del paesaggio dell’Idroscalo di Ostia, all’imbocco del Tevere, dalla costruzione e ampliamento del nuovo portoturistico di Roma, in vista della stesura di un romanzo – terza parte di unatrilogia in corso di scrittura – sulla relazione tra l’acqua e l’uomo, tra quantoè naturale e quanto è costruito, sulla violenza dei flussi e delle rive che licircondano: 1) sorgenti, riviere e mulinelli, 2) laghi, dighe, inondazioni,3) fiumi, foci, mari e strutture portuali.

Il clown del lago
(traduzione a cura di Alfonso Cariolato)

La preferita del lago


Le parole in gola
(traduzione a cura di Roberto Lana)

"Il volantino"

LETTERATURE – Festival Internazionale di Roma, luglio 2022 (traduzione Camilla Diez)

L’assenza degli uccelli acquatici
(romanzo, traduzione italiana a cura di Tommaso Gurrieri per le Edizioni Barbès, nov 2010)

« Uno scambio di lettere con un amante scrittore, costruito come un romanzo inventato giorno per giorno, in due, e nel quale si inventa ciò che si ama. Senza sapere fino a dove il potere del romanzo può portare. Senza conoscere la fine della storia. Con dei vuoti, delle ellissi, perché l’uomo al quale la scrittrice scrive se ne è andato, portandosi via molte cose, e anche alcune sue lettere. Occorre immaginarsi quelle lettere, riempire quei vuoti, arrivare a costruire quello che a quell’amore è mancato. »

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